Coautrici principali dello studio (da sinistra) Emily Tom, Dorota Skowronska-Krawczyk, PhD, e Fangyuan Gao, PhD.
Scienziati dell’UCI hanno scoperto un trattamento lipidico che rigenera la vista negli anziani, contrastando l’AMD e altre patologie oculari legate all’età
Scoperta UCI: Invertire il Declino della Vista Legato all’Età è Possibile.
Un team di scienziati dell’Università dell'University of California, Irvine (UCI), ha identificato un nuovo approccio terapeutico in grado di invertire il declino della vista causato dall’invecchiamento.
«Mostriamo il potenziale per invertire la perdita della vista legata all’età», afferma la dottoressa Dorota Skowronska-Krawczyk, PhD (1), professoressa associata presso il Dipartimento di Fisiologia e Biofisica e il Dipartimento di Oftalmologia e Scienze della Visione.
I risultati, pubblicati sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine (2), aprono la strada a trattamenti innovativi per la degenerazione maculare senile (age-related macular degeneration - AMD) e altre patologie oculari legate all’età.
Il ruolo chiave del gene ELOVL2 nella salute della retina
Il gene ELOVL2 è noto da tempo come un marcatore epigenetico dell’invecchiamento. Esso regola la sintesi di acidi grassi polinsaturi a catena molto lunga (VLC-PUFA), essenziali per il corretto funzionamento della retina. Con l’avanzare dell’età, l’attività di questo gene diminuisce, contribuendo al deterioramento della vista.
I ricercatori dell’UCI hanno scoperto che l’integrazione mirata di specifici acidi grassi può compensare la perdita di funzione di ELOVL2, migliorando significativamente la vista nei modelli animali anziani.
Un trattamento lipidico che rigenera la vista
Nel loro studio, gli scienziati hanno somministrato un acido grasso chiamato C32:6 a topi anziani. I risultati sono stati sorprendenti:
- Miglioramento della funzione visiva misurata tramite elettroretinogramma (ERG);
- Riduzione dei segni molecolari dell’invecchiamento retinico;
- Effetto protettivo contro la degenerazione maculare.
A differenza del DHA, un acido grasso comunemente usato negli integratori per la vista, il C32:6 ha mostrato un’efficacia superiore nel ripristinare la funzione visiva.
La dottoressa Dorota Skowronska-Krawczyk spiega: «È una prova di concetto per trasformare l’iniezione lipidica in una possibile terapia. Ciò che è importante è che non abbiamo osservato lo stesso effetto con il DHA. Anche altri hanno messo in dubbio la capacità del DHA di rallentare la progressione della degenerazione maculare senile (AMD). Il nostro lavoro conferma davvero il fatto che il DHA da solo non può svolgere il compito, ma abbiamo quest’altro acido grasso che sembra funzionare e migliorare la vista negli animali anziani. Abbiamo anche dimostrato a livello molecolare che in realtà ne inverte le caratteristiche dell’invecchiamento».
Implicazioni genetiche: ELOVL2 e rischio di AMD
Analizzando dati genetici umani, il team ha identificato varianti del gene ELOVL2 associate a una progressione più rapida della degenerazione maculare. Questo suggerisce che test genetici mirati potrebbero identificare le persone più a rischio, aprendo la strada a strategie di prevenzione personalizzate.
Benefici oltre la vista: effetti sul sistema immunitario
In collaborazione con l’University of California, San Diego, i ricercatori hanno scoperto che la carenza di ELOVL2 accelera anche l’invecchiamento delle cellule immunitarie. Questo indica che la terapia lipidica potrebbe avere effetti benefici anche sul sistema immunitario, con potenziali applicazioni nella prevenzione di malattie legate all’età, come i tumori del sangue.
Questa scoperta rappresenta un passo avanti rivoluzionario nella lotta contro il declino visivo legato all’età. L’approccio basato su acidi grassi specifici potrebbe diventare una terapia non invasiva, sicura ed efficace per milioni di persone affette da AMD e altre patologie oculari degenerative.
Lo studio è stato una collaborazione tra ricercatori dell’UC Irvine, della Polish Academy of Sciences, e dell'Health and Medical University in Potsdam, Germania.
Riferimenti:
(1) Dorota Skowronska-Krawczyk
(2) Retinal polyunsaturated fatty acid supplementation reverses aging-related vision decline in mice
Descrizione foto: Coautrici principali dello studio (da sinistra) Emily Tom, Dorota Skowronska-Krawczyk, PhD, e Fangyuan Gao, PhD. - Credit: UC Irvine School of Medicine.
Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: Reversing Age-Related Vision Decline