Coccosfere
Scoperta eccezionale: le coccolitoforidi potrebbero essere comparse 40 milioni di anni prima, riscrivendo l’evoluzione degli oceani dopo il Permiano
250 milioni di anni fa: l’alga che ha cambiato il destino degli oceani.
Una collaborazione internazionale tra l’Università Statale di Milano, l’Università di Pechino, l’Università della California e il centro GEOMAR di Kiel ha portato alla luce una scoperta sorprendente: le prime coccolitoforidi, minuscole alghe marine calcificanti, potrebbero essere comparse ben 40 milioni di anni prima di quanto si pensasse.
La scoperta nei sedimenti del Triassico Inferiore
Analizzando campioni fossili provenienti dalla Cina meridionale, conservati presso il Dipartimento di Scienze della Terra "Ardito Desio" dell’Università di Milano, i ricercatori hanno individuato tracce di coccolitoforidi risalenti a circa 250 milioni di anni fa. Questi organismi unicellulari, con dimensioni tra 3 e 40 micron, sono i più antichi mai identificati, anticipando di decine di milioni di anni le precedenti stime sull’origine del fitoplancton calcareo.
Pubblicazione e significato paleontologico
Lo studio, pubblicato sulla Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia (1), offre una nuova chiave di lettura sull’evoluzione degli oceani. Le coccolitoforidi, attraverso la coccolitogenesi, producono piastre di calcite (coccoliti) che formano una coccosfera attorno alla cellula. Alla loro morte, queste strutture si depositano sul fondo marino, contribuendo alla formazione di sedimenti calcarei e all’assorbimento della CO2 atmosferica.
Un ruolo cruciale nella regolazione climatica e nell’evoluzione marina
Nel corso di centinaia di milioni di anni, questo processo ha influenzato profondamente la chimica oceanica, favorendo la comparsa della fauna marina moderna. Sebbene la calcificazione sia stata studiata a livello molecolare, solo l’analisi dei sedimenti marini consente di datarne con precisione l’origine.
Un salto indietro nel tempo: dal Triassico Superiore al Triassico Inferiore
Fino a oggi, i nannofossili calcarei più antichi erano datati al Triassico Superiore (~210 milioni di anni fa). Ma le nuove evidenze indicano che i primi coccoliti emersero subito dopo l’estinzione di massa del Permiano, in un oceano acido e povero di ossigeno, sconvolto da eruzioni vulcaniche e da un drastico aumento di CO2. Questo scenario favorì il dilavamento delle terre emerse, arricchendo i mari di nutrienti e stimolando l’evoluzione di fitoplancton calcificato.
Le parole degli esperti
«La scoperta di coccoliti e coccosfere risalenti a circa 249 milioni di anni fa rappresenta un punto di svolta per la paleontologia e la storia degli oceani», afferma Elisabetta Erba (2), professoressa di Paleontologia e Paleoecologia. «Questi coccoliti primitivi suggeriscono che la calcificazione emerse subito dopo l’estinzione di massa, in risposta a nuove condizioni ambientali e nicchie ecologiche libere».
Diversificazione e ristrutturazione degli ecosistemi
Nel Triassico Inferiore (249–245 milioni di anni fa), la comparsa di nuovi gruppi marini coincide con l’emergere dei nannofossili calcarei. Nel Triassico Medio (245–228 milioni di anni fa), queste associazioni diventano più abbondanti e diversificate, accompagnando l’espansione di pesci e rettili marini verso ambienti pelagici.
Geologia, biologia e chimica: un intreccio evolutivo
«Le nostre scoperte datano la nascita dell’oceano moderno all’alba del Mesozoico», conclude Cinzia Bottini (3), professoressa di Paleontologia e Paleoecologia. «L’emergere della coccolitogenesi subito dopo l’estinzione del Permiano è un esempio spettacolare di come i processi geologici abbiano guidato l’evoluzione della vita».
Riferimenti:
(1) EARLY TRIASSIC ORIGIN OF COCCOLITHOGENESIS
(2) Elisabetta Erba
(3) Cinzia Bottini
Descrizione foto: Coccosfere. - Credit: Università degli studi di Milano.
Versione riassuntiva a cura della Redazione ECplanet / Articolo originale: Alghe fossili provenienti dalla Cina riscrivono la storia dell’oceano moderno
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